I gentiluomini non esistono più

 

Mi è capitato di incontrare uno dei pochi gentiluomini rimasti al mondo – o, per lo meno, uno dei pochissimi che conosco io. Di quelli autentici, che ce l’hanno nel dna.

Quando mi vede si toglie il cappello e guai a farmi fare un passo dietro di lui, mi apre le porte, sfila la sedia da sotto il tavolo perché mi sieda e se usciamo a bere il caffé insiste sempre per offrire. Alle mie resistenze, ha risposto “Per me è un onore”.

Il gentiluomo in questione ha superato i settant’anni.

Oggi, mentre teneva aperta la porta a due ragazze giovani – che l’hanno ringraziato piuttosto sorprese – gli ho detto: “Sei davvero un gentiluomo, di quelli che non esistono più”. La sua risposta, sorridendo, è stata: “Forse sì. Ma l’avete voluto voi”.

È davvero così? Abbiamo davvero voluto noi donne l’estinzione del maschio gentiluomo?