Ci meritiamo coraggio
Quando siete infelici fateci caso. Il titolo poteva essere questo. Per me è sempre stato facile riconoscere i momenti di gioia, molto più difficile essere consapevole di quelli dolorosi....
Quando siete infelici fateci caso. Il titolo poteva essere questo. Per me è sempre stato facile riconoscere i momenti di gioia, molto più difficile essere consapevole di quelli dolorosi....
Questa storia, che parla di gentilezza e del suo esatto contrario, inizia con un paio di calzini. Sì, avete capito bene: dei calzini colorati, bellissimi ma purtroppo della misura sbagliata. E del mio tentativo di cambiarli - con un risultato, ahimè, infelice. Ieri sono entrata nel negozio...
Da quando mi sono trasferita, ho la fortuna di andare in ufficio a piedi. Ci metto 17 minuti di orologio, con questo caldo anche 20 vista la pressione sotto i tacchi che mi ritrovo. E mi piace da morire. Dopo una vita da pendolare, sempre attaccata...
Quando avevo sei anni e mi chiedevano cos’avrei voluto fare da grande, nella mia testa rispondevo la benzinaia – adoravo quel profumo – o l’addetta al banco dei salumi – una delle poche cose che mangiavo era il prosciutto. Poi, però, dicevo sempre la ballerina: perché...
Qualche anno fa, un professore importante e molto stimato mi disse: Marta, tu sai fare troppe cose, quindi non ne sai fare nessuna. Ricordo questo episodio come uno fra i più difficili da metabolizzare. Una pugnalata al cuore potrebbe rendere l’idea. In un minuto sono tornata la...
Almeno una volta all'anno al supermercato incontro la mia nemesi - a cui a quanto pare sta davvero molto a cuore il mio stato civile - che mi fa puntualmente la stessa fatidica domanda:"Sposata o da sposare?"Precisando "sai, adesso sono anche mamma!" e, implicitamente: datti...
Ovvero: con chi ti piacerebbe lavorare. Adoro il mio parrucchiere. È l'unico che conosco a fare questo mestiere come va davvero fatto: con i giusti tempi, con maniere delicate, con la giusta sensibilità. Ne ho cambiati parecchi, prima di arrivare a lui. E in tutti trovavo gli stessi ostacoli:...
Un giorno qualcuno mi ha detto che leggevo i libri sbagliati.
Avevo 18 anni, i capelli corti e una passione sconfinata per Calvino, Shakespeare e le sorelle Bronte.
Lui, invece, qualche anno più di me, qualcosa in più da raccontare sulla vita, una passione sconfinata per il grande Lebowski e una casa disseminata di Bukowski: Bukowski sul comodino, Bukowski in cucina, Bukowski vicino al lavandino del bagno.
È stato il mio primo vero amore.
Oggi è la festa di chi lavora, lo so. Ma il mio pensiero va a tutti quelli che un lavoro lo stanno ancora rincorrendo, con tenacia e con fatica. A chi vorrebbe lavorare e non ci riesce. E a chi ci riesce, ma certo questo...